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.: DA VEDERE
Le mura medicee Le mura medicee
 Una cinta muraria era presente a Grosseto fin dal XII secolo, più volte distrutta e ricostruita. Nel 1574 Francesco I de' Medici fece iniziare i lavori delle "Mura esagonali", tuttora conservate, su progetto di Baldassarre Lenci, I lavori si protrassero per 19 anni e videro l'impiego di condannati prelevati dalle prigioni in seguito ad apposito decreto.
 Le mura seguono un perimetro esagonale, con gli angoli difesi da bastioni pentagonali a forma di freccia, con posti di guardia ("casini") alla punta, mentre la vecchia cittadella del "Cassero Senese" era protetta inoltre da un secondo bastione della medesima forma, rivolto verso l'interno. Si conservano tuttora gallerie di servizio, magazzini e ridotti. Ambienti e percorsi sono pavimentati con mattoni a spina di pesce.
 Sino al 1757 le mura furono circondate da un fossato esterno e da un argine di terra battuta. Vi erano due porte principali, una a nord, "Porta Nuova", e una a sud, un tempo "Porta Reale" ed ora "Porta Vecchia". A queste si aggiungevano diversi passaggi più piccoli (postierle), facilmente difendibili.
 Con Leopoldo II, furono demolite nel 1855 torricelle e "casini", ingentilendo l'aspetto della fortezza, che venne trasformata in passeggiata pubblica. Un bombardamento distrusse l'ultimo "casino" rimasto, detto "delle palle", all'interno del quale si conservavano alcuni affreschi
La cattedrale di San Lorenzo
 La chiesa cattedrale, intitolata al patrono della città, san Lorenzo, sorse al posto della più antica chiesa di Santa Maria Assunta, divenuta provvisoria cattedrale nel 1138, al tempo del trasferimento a Grosseto della diocesi di Roselle, sotto il vescovo Rolando.
 La nuova costruzione, in stile gotico fu iniziata nel 1294 ad opera dell'architetto e scultore Sozzo Rustichini, di Siena, ma i lavori subirono numerose interruzioni, a causa delle difficoltà economiche causate dalle guerre contro Siena. La chiesa subì estesi rimaneggiamenti, in seguito alla rovina della parte absidale, già modificata nel XV secolo, e venne restaurata tra il 1538 e il 1540 ad opera del senese Anton Maria Lari. Nel XIX secolo la chiesa fu nuovamente a più riprese restaurata e rimaneggiata, per darle quello che era considerato un aspetto gotico unitario
 La facciata principale, rivolta ad ovest, presenta la parte bassa, con tre portali, coronata da una loggia di archetti praticabile e percorsa da una cornice marcapiano. La parte alta centrale, coronata da un timpano, è occupata da un ampio rosone. Conserva le sculture gotiche della prima fase costruttiva, tra cui gran parte delle sculture del rosone e i simboli dei quattro evangelisti posti sulla cornice marcapiano (tra i quali tuttavia, il simbolo dell'angelo venne rimpiazzato da una figura di santo barbuto della stessa epoca, ma che in origine doveva essere collocata in una nicchia. La facciata venne probabilmente completata tra il 1338 e il 1340, contemporaneamente al portale sul lato meridionale.Ai restauri cinquecenteschi si deve l'inserzione di due piccole lanterne alla sommità dei lati e di due piccoli obelischi alle estremità del timpano. Ulteriori restauri con il rimpiazzo di parti decorative danneggiate, si svolsero nel corso del XIX secolo: in particolare venne sostituito da un rifacimento l'architrave scolpito del portale centrale.
 Il lato destro meridionale, che prospetta sulla Piazza del Comune, realizzata in quegli anni, fu probabilmente progettato sempre da Sozzo Rustichini, che fece realizzare le due finestre gotiche a bifora. La decorazione scultorea del portale laterale e delle finestre e la statua di san Lorenzo tra di esse furono opera della bottega di Agostino di Giovanni e del figlio di questi, Giovanni d'Agostino, tra il 1320 e il 1340. La parte superiore del portale, con il bassorilievo della Vergine nella lunetta e le due statue che lo fiancheggiano, si deve ad un intervento del 1897 dello scultore Leopoldo Maccari. Sull'angolo destro della facciata è una colonna romana sormontata da un capitello corinzio composito, usata nel medioevo per l'affissione dei bandi Il campanile fu innalzato sul fianco settentrionale solo nel 1402, mentre la scala interna venne realizzata nel 1611. Nel 1911 venne rimaneggiato, trasformando le finestre ad arco in bifore e trifore, e rialzato. Vi sono murati frammenti scultorei della originale decorazione gotica della chiesa.
 La Fattoria Acquisti si trova all’estremità settentrionale del comune di Grosseto, pochi chilometri a ovest del moderno abitato di Braccagni. La tenuta è così denominata perché molti dei suoi terreni divennero coltivabili a seguito delle grandi opere di bonifica idraulica iniziate nel Settecento; gran parte delle terre strappate all’antica palude si trovano oltre il Molino degli Acquisti. All’interno della tenuta della fattoria si trova la Cappella di Sant’Uberto, edificato nella prima metà del Novecento seguendo in parte il modello delle cappelle rurali dei secoli precedenti. Nell’aia della fattoria e lungo una vicina strada poderale sono venuti alla luce alcuni cippi che potrebbero appartenere ad antiche tombe.
Parco naturale della Maremma
  Il Parco Naturale della Maremma è stato il primo parco della Regione Toscana, istituito con L.R. 65 del 5 giugno 1975. È una delle mete più interessati della provincia grossetana. Vi sono infatti gli ultimi terreni paludosi nei pressi della foce dell'Ombrone, ricchi di vita e selvaggi. Più a sud invece c'è una fitta macchia mediterranea, molto varia nella vagetazione, che si inerpica per le colline fino al Monte Argentario; infine ad est ci sono delle vaste distese erbose dove pascolano le mucche della razza maremmana.
Nel parco vi sono anche numerosi siti archeologici, alcuni etruschi, altri risalenti al periodo medioevale, come le piccole torri.
il Museo archeologico e d'arte della Maremma,
  • Il Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto,
  • il Museo di storia naturale della Maremma,
  • l'Acquario
  • il Museolab della città di Grosseto